Il ruolo crescente di AR e VR nell’e-commerce

Esperienza del cliente, Insights

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La realtà aumentata (AR) e la realtà virtuale (VR) non sono più appannaggio di film di fantascienza e videogiochi. Entrambe le tecnologie svolgono un ruolo molto reale nell’esperienza di vendita al dettaglio di oggi e sono tra le tecnologie che stanno rivoluzionando le esperienze dei clienti online. Questi ruoli diventeranno ancora più importanti e popolari nei prossimi anni. Le applicazioni sono copiose e i vantaggi considerevoli, ma molti brand di e-commerce non hanno ancora adottato la tecnologia. Ecco perché dovrebbero. 

In che modo i brand possono incorporare AR e VR nello shopping online?

Non mancano certo i modi in cui i brand possono incorporare AR e VR nell’esperienza di acquisto online. 

Prova degli articoli prima dell’acquisto

L’applicazione più nota della realtà aumentata nel settore dell’e-commerce sono le soluzioni di prova virtuali o VTO. Questi strumenti virtuali rendono più facile per i clienti prendere decisioni di acquisto informate, mentre i brand possono gestire meglio le aspettative dei clienti. 

“In breve, una prova virtuale è il modo in cui un cliente può “provare” un prodotto attraverso dispositivi mobili o altri dispositivi dotati di una fotocamera“, spiega Aleksandra Kwiecien, content manager di Infermedica ed ex content manager di Divante. “Grazie alla tecnologia AR, i futuri clienti possono vedersi mentre indossano un prodotto che amano direttamente sullo schermo del loro smartphone.”

“La tecnologia di prova virtuale è in circolazione da un po’ di tempo”, scrive. “Ma lo sviluppo del riconoscimento facciale, grazie alla crescita dei filtri dei social media, ha contribuito alla crescita della sua popolarità”.

Queste applicazioni guidano il traffico web cross-channel e attirano i consumatori alla ricerca di esperienze di acquisto migliorate“, spiega l’esperto di marketing digitale Ralf Llanasas. “Dal punto di vista dell’acquirente, le soluzioni di prova virtuale sono decisamente rivoluzionarie per i rivenditori che si occupano di gioielli, occhiali, scarpe, vestiti e altro ancora”.

I VTO non sono l’unico modo in cui i clienti possono provare i prodotti prima dell’acquisto. La realtà aumentata consente ai clienti di vedere come apparirà un oggetto fisico in un ambiente reale, scrive Ravi Sharma, fondatore e CEO dell’agenzia digitale Webomaze. Questo è particolarmente importante nel settore dell’arredamento, afferma. “Accedendo a questa particolare tecnologia, gli acquirenti possono capire come potrebbe apparire un divano dopo il posizionamento in casa”. 

Ricreare l’esperienza in negozio

La realtà virtuale può essere utilizzata per colmare il divario tra i negozi tradizionali e lo shopping online, afferma Jake Rheude di Red Stag Fulfillment. “In un negozio fisico, un rivenditore può attirare i clienti creando un ambiente accattivante con musica divertente ed espositori di prodotti dinamici.” Questo di solito non è possibile online a meno che i brand non utilizzino la realtà virtuale per mostrare i loro prodotti in ambienti virtuali in modo da mostrare come i clienti possano usarli. La realtà virtuale consente ai brand di creare un mondo di aspirazioni in cui i clienti possono entrare quando acquistano il prodotto, spiega Rheude. 

L’aspetto sociale dello shopping può anche essere ricreato online utilizzando la realtà virtuale, scrive Jake Hughes dello strumento di Wordtracker. “Puoi passeggiare per il negozio VR con i tuoi amici in tempo reale, interagire con i prodotti 3D, oltre a chiedere a un membro virtuale dello staff se hai bisogno di aiuto per qualcosa.” 

Creare fermento ed entusiasmo

AR e VR non devono essere direttamente legati al processo di vendita. La tecnologia può anche essere utilizzata per creare consapevolezza del brand e creare fermento nel settore, afferma Tom Sharman, co-fondatore di New Wavers, che si occupa della gestione dei talenti e di consulenza. 

Offre l’esempio immaginario di Ford che crea un racing game VR. Pur non incoraggiando direttamente i clienti ad acquistare una nuova auto, il gioco potrebbe offrire un assaggio di cosa significhi guidare una Mustang.

Manuali utente interattivi

Un’altra applicazione non legata alle vendite dell’AR sono i manuali utente interattivi. Il processo è semplice, scrive il team del servizio di editing di immagini PixelPhant. Utilizzando un’app per scansionare un prodotto come una macchina da caffè, gli utenti ottengono una panoramica virtuale del loro prodotto, imparano come funziona e ne esplorano le funzionalità. 

Questo tipo di applicazione può ridurre lo stress sui team di supporto post-vendita, aggiunge il team. “Insegnare ai tuoi clienti come funzionano i tuoi prodotti non solo li rende consapevoli del brand e fornisce loro delle importanti informazioni pratiche, ma riduce anche il carico di assistenza clienti e migliora il coinvolgimento”.

In che modo AR e VR costituiscono un vantaggio per i brand?

Sia la realtà aumentata che la realtà virtuale presentano vantaggi reali e misurabili per i brand di e-commerce. Tali vantaggi hanno un impatto diretto sulle vendite, sui livelli di soddisfazione dei clienti e su altre metriche chiave.

Elimina i problemi dal percorso del cliente

C’è ancora qualche piccolo problema nel percorso dell’acquirente online, nonostante la rapida accelerazione dell’adozione dell’e-commerce. AR e VR vanno in qualche modo a ridurre queste problematiche, riferisce Rebekah Carter a XR Today, vera e propria risorsa di notizie e approfondimenti del settore. della realtà estesa. “Piuttosto che dover scommetere su un paio di occhiali da sole che magari non stanno bene sul viso de i tuoi clienti, i clienti stessi possono provare i prodotti che preferiscono con l’AR”, scrive. 

I clienti possono anche utilizzare la tecnologia VTO per trovare risposte alle loro domande senza dover contattare il servizio clienti. Ad esempio, possono avere un’idea delle dimensioni di un divano posizionandolo virtualmente nella loro stanza.

Riduci i resi

La tecnologia AR e VR può contribuire a ridurre i resi. “Le iniziative AR try-before-you-buy rappresentano un’entusiasmante opportunità per contribuire a ridurre i tassi di reso nel settore della moda”, scrive Hannah Leary di Swanky Agency. “Dare agli acquirenti la possibilità di visualizzare un prodotto e persino provarlo (anche se virtualmente), dovrebbe farli sentire più sicuri nella loro decisione di acquisto ed eliminare la necessità di acquistare più versioni di un prodotto”.

Migliora l’impegno in termini di marketing digitale

AR e VR potrebbero anche migliorare gli sforzi in termini di marketing online in futuro. Facebook sta già pilotando annunci di e-commerce AR, scrive Vince Cacace, fondatore e CEO di Vertebrae, fornitore di soluzioni di commercio 3D e AR. 

Google sta anche cercando di incorporare immagini di prodotti AR nei risultati di ricerca sia a pagamento che non. “Quando gli utenti fanno clic sul pulsante Visualizza in 3D, possono interagire con il prodotto virtuale tridimensionale o ‘posizionarlo’ nel loro ambiente reale con ‘AR”, spiega Ulyana Paliychuk che lavora presso il fornitore di soluzioni di automazione aziendale Evergreen. “A questo punto, possono procedere al tuo sito web o tornare alla pagina dei risultati.”

Quali marchi di e-commerce utilizzano già AR e VR?

Alcuni marchi sono più adatti all’utilizzo di AR e VR rispetto ad altri. I vantaggi della tecnologia sono più adatti ai prodotti in relazione ai quali l’estetica o le dimensioni sono fattori chiave nelle decisioni di acquisto, scrive Aurora Harley, Senior User Experience Specialist di Nielsen Norman Group. “L’arredamento e i mobili per la casa sono i migliori candidati per il trattamento AR, poiché le persone vogliono assicurarsi che tali articoli si adattino al loro spazio e corrispondano allo stile generale della casa”.

Sephora

Il Virtual Artist di Sephora è un ottimo esempio di come utilizzare la realtà aumentata nell’e-commerce. Lo strumento “consente ai clienti di provare migliaia di tonalità di rossetto, ombretto, ciglia finte e molti altri prodotti per il trucco venduti da Sephora”, spiega Alison DeNisco Rayome, Senior Editor di CNET. “Consente inoltre agli utenti di seguire tutorial di bellezza sul proprio viso digitalmente per imparare come ottenere determinati look. Una nuova funzione chiamata Color Match sfrutta l’intelligenza artificiale per aiutare i clienti a trovare la giusta tonalità di colore per il tono della loro pelle tramite una foto caricata.”

IKEA

L’app IKEA consente ai clienti di inserire virtualmente quasi tutti i mobili in vendita nelle loro case. L’app utilizza la tecnologia AR per il rendering di un’immagine 3D dei mobili nella stanza utilizzando la fotocamera dello smartphone. Gli acquirenti possono anche riposizionare i mobili dove desiderano.

MOSCOT

Una partnership con il leader AR e VR Vertebrae, consente al brand di moda MOSCOT di fornire VTO ai clienti di occhiali senza l’uso di un’app. 

“Vertebrae condivide il nostro impegno per la qualità e l’eccellenza, ed è stata una decisione estremamente semplice collaborare con il loro team per gestire e implementare 3D e AR in linea con il servizio che offriamo ai nostri clienti da oltre un secolo”, afferma Zack Moscot, Chief Design Officer di MOSCOT. “I nostri risultati iniziali sono solidi e siamo entusiasti di estendere la nostra implementazione per dare vita al nostro stile senza tempo e a una straordinaria qualità per gli acquirenti digitali”.

Il tempo di AR e VR è arrivato

AR e VR non sono più tecnologie marginali. Non sono solo gli esempi menzionati in precedenza che stanno alimentando la crescita di queste tecnologie nell’e-commerce. 

Anche la pandemia ha accelerato l’uso di AR e VR. Lo strumento VTO GLAMlab di Ulta ha visto il coinvolgimento aumentare di sette volte dall’inizio della pandemia, scrive Helen Papagiannis, Ph.D., fondatrice della rivista di consulenza e digitale XR Goes Pop. I clienti hanno analizzato più di 50 milioni di tonalità di fondotinta utilizzando l’app.

Le piattaforme di social media sono un altro driver, scrive Maria Monteros, Associate Editor di Retail Dive. Snapchat, in particolare, sta scommettendo molto su AR e VR collaborando con marchi e aziende tecnologiche per consentire agli utenti di provare i prodotti in-app. Recentemente ha anche acquisito Screenshop, un’app di consigli sulla moda, e Fit Analytics, una società che si occupa della tecnologia di sizing.

C’è molto spazio per la crescita. Grand View Research ha stimato un valore di 15,81 miliardi di dollari per quanto riguarda le dimensioni del mercato globale della realtà virtuale nel 2020 e prevede che esso crescerà con un tasso annuo complessivo pari al 18% fino al 2028. La crescita del settore consentirà ai marchi di e-commerce di continuare a incorporare AR e VR nell’esperienza di acquisto online, evolvendosi in modi progettati per coccolare sempre più i clienti.

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