Nella maggior parte dei casi, i resi di e-commerce costituiscono un problema oneroso per i rivenditori. Secondo un rapporto della National Retail Federation e di Appriss Retail, i rivenditori si aspettano la restituzuine di oltre 761 miliardi di dollari di merce venduta lo scorso anno. Questa ragguardevole cifra rappresenta circa il 16.6% di tutte le vendite al dettaglio negli Stati Uniti nel 2021.
Con le maggiori opportunità per i consumatori di acquistare di più e con maggiore frequenza, grazie alla crescita dell’e-commerce, il volume dei resi è destinato ad aumentare. Di conseguenza, molti rivenditori stanno riconsiderando il processo di gestione dei resi, con un possibile ridimensionamento delle generose politiche di restituzione. D’altra parte, una soluzione creativa con cui le aziende possono soddisfare e superare le aspettative dei clienti, riducendo allo stesso tempo il costo finanziario e ambientale dei resi, è l’implementazione di un sistema di resi peer-to-peer.
Cosa sono i resi peer-to-peer?
I resi peer-to-peer consentono ai clienti di restituire gli articoli indesiderati ad altri clienti anziché al rivenditore. Il rivenditore gestisce il processo di restituzione e fornisce un’etichetta di spedizione. Ma sono i clienti ad occuparsi della restituzione degli articoli.
Esistono vari modi per gestire un simile processo. In un primo caso, il rivenditore elenca gli articoli disponibili su una piattaforma marketplace o su un forum e i clienti si contattano tra loro per organizzare la restituzione. Una seconda soluzione vede il rivenditore abbinare i clienti che desiderano restituire gli articoli con i clienti che hanno richiesto tali articoli, in un modo simile a un’app di ridesharing.
I rivenditori di moda si stanno rapidamente adeguando a questa soluzione. Uno dei membri del New York Fashion Tech Lab di quest’anno è Greenlist, una piattaforma che gestisce i resi peer-to-peer sul sito di un rivenditore. I clienti possono trovare e acquistare resi con un piccolo sconto. E i clienti che si sono pentiti dei loro acquisti, possono liberarsi di tutti i capi troppo piccoli, troppo grandi o non adatti all’occasione.
I vantaggi dei resi peer-to-peer
Ci sono alcuni vantaggi chiave dei resi peer-to-peer per i rivenditori:
Risparmio sui costi
I rivenditori risparmiano sui costi di spedizione quando i clienti si restituiscono gli articoli tra loro. Alcuni stimano che i risparmi sui costi ammontino in media a $ 20 per reso.
Sostenibilità ambientale
Numero minore di articoli restituiti al rivenditore, meno scarti dovuti a spedizione e imballaggio. Inoltre, poiché la stragrande maggioranza degli indumenti restituiti finisce in discarica, i resi peer-to-peer possono riciclare parte di questi rifiuti.
Maggiore fidelizzazione dei clienti
I clienti che hanno un’esperienza positiva con il processo di reso hanno maggiori probabilità di essere fedeli al marchio. Molti acquirenti più giovani chiedono politiche più rispettose dell’ambiente e la riduzione dei rifiuti di reso è uno dei modi per catturare la loro attenzione.
Aumento delle vendite
La merce restituita trova una nuova vita a casa di un altro cliente. Per gli acquirenti che cercano articoli che si esauriscono rapidamente o che vorrebbero acquistare di nuovo dopo che sono esauriti, i resi peer-to-peer offrono questa opportunità.
Proteggi la reputazione del marchio
I marketplace peer-to-peer di proprietà del marchio consentono di rivendere la merce autenticata. I clienti possono vedere in modo chiaro la linea di autenticazione dall’articolo originale acquistato sul sito Web del marchio alla vendita secondaria peer-to-peer.
Per i marchi che cercano un modo per ridurre l’impatto dei resi sui profitti e sull’ambiente, i resi peer-to-peer rappresentano la scelta giusta.
Come iniziare con i resi peer-to-peer
I resi sono un difficile problema per i rivenditori. Molti clienti utilizzano oggi il “bracketing”, ovvero l’acquisto di prodotti che intendono restituire. Secondo Statista, il 36% del bracketing è dovuto al fatto che gli acquirenti non sono in grado di provare i vestiti in negozio. Inoltre, il 58% dei consumatori riferisce di acquistare articoli con l’intenzione di restituirli. Offrire soluzioni realistiche e creative ai clienti aiuta a ridurre gli sprechi.
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